Poco dopo l’elaborazione del progetto Grosso, il nuovo guardasigilli provvide a nominare una nuova commissione di studio, numericamente più ampia delle precedenti e proporzionalmente più equilibrata nel mettere insieme accademici e professionisti. La scarsa rappresentanza scientifico-accademica ha tuttavia finito per accreditare l’idea che il codice sia soltanto una strumento che si presta ad essere forgiato dai pratici, da cui un’accentuazione del carattere politico della riforma.
 Tale commissione, comunque, individua l’opportunità di procedere ad un coordinamento tra la parte generale e l’articolato sistema della parte speciale, non senza che rispetto a quest’ultimo si sia opportunamente valutata l’ipotesi di una corposa depenalizzazione. Malgrado la presenza di un provvedimento di depenalizzazione realizzato alla fine del 1999 e le difficoltà intrinseche ad una depenalizzazione ulteriore, i lavori della commissione sono sfociati in una proposta riguardante l’abrogazione o la depenalizzazione di varie fattispecie del codice e di numerose ipotesi di contravvenzioni previste da leggi speciali.
Nel 2004 la commissione ha prodotto un articolato di parte generale, uno schema di delega e una relazione illustrativa. Tali documenti, presentati ufficialmente ma in sintesi nel 2004, sono risultati presto reperibili, senza però che sia ancora avvenuta una loro pubblicazione completa.