Quando la proposta di dotare la Germania di un codice civile unitario venne seriamente avanzata il modello del codice era indubbiamente quello francese. La possibilità di pratica attuazione era scarsa a causa della frammentazione politica della Germania in stati indipendenti e sovrani. Savigny, con il suo manifesto politico è considerato il padre spirituale della scuola storica del diritto.
La situazione di crisi della giurisprudenza tedesca era vasta e profonda e non si aveva una scientia juris indipendente dal potere politico. Era anche svanita la possibilità di appoggiare la sistematica giuridica sugli assunti giusnaturalistici perché uno dei risultati della critica Kantiana era stato il dimostrare l’insostenibilità degli apriorismi di Pufendolf, Wolff e Thomasius.
Il manifesto della scuola storica tedesca è teso a superare questi dilemmi ed a rifondare uno spazio autonomo per la scienza del diritto. Savigny volle sottolineare come l’idea del codice fosse figlia dell’epoca dei lumi il cui riflusso era ormai evidente nella nuova atmosfera culturale. Lo sviluppo del diritto è dotato di una doppia vitalità perché esso non cessa mai di vivere della vita del popolo, ne ha anche un’altra come scienza specifica dei giuristi. Ciò che era fondamentale per Savigny era mostrare come la legittimità della scientia juris non discendeva dall’autorità delle regole da essa insegnate né dalla scientificità del suo metodo ma dal suo porsi come organo della cultura di un popolo dotato di una sua ben precisa identità. Il modo corretto per procedere a dotare la Germania di un diritto unitario consiste nello stimolare la crescita di una organizzata progressiva scienza del diritto, comune all’intera nazione.