È il rapporto tra i poteri pubblici, ma nel modello socialista c’è il principio di unità del potere. il centro decisionale appartiene al partito. Nonostante l’esperienza del partito unico nel momento della transizione il pluralismo politico è diventato un principio fondamentale per la rappresentanza.

Viene riconosciuto nelle costituzioni:

–          Pluralismo;

–          Libertà di associazione in partiti politici;

–          Garanzia del diritto di non partecipare a nessuna associazione (è libertà negativa) formalizzata;

–          Distinzione tra ruolo dei partiti e ruolo dello stato. Cos,t ungherese (“partiti politici non possono esercitare direttamente il potere” cost. Bulgaria “divieto per ogni partito di attribuirsi la sovranità”;

–          Ci sono dei limiti a quelle associazioni che mettono in discussione il principio democratico, indipendenza, ecc. (cosiddette  forme di democrazia protetta);

–          Diritto di voto, partecipare alla vita pubblica, libertà di manifestazione del pensiero, informazione.

–          L’esperienza comunista aveva l’obbligo di eliminare ogni divisione di tipo sociale.  Es. emblematico in macedonia c’erano 38 partiti.

–          C’è stato il tentativo dei partiti comunisti di riqualificarsi “partiti socialisti”. Hanno comunque condizionato anche l’assunzione di nuovi sistemi elettorali.  In Russia c’è stata un progressiva modifica cercando di stabilizzare i sistemi. Anche in questi sistemi bisognava tener conto delle minoranze. Nelle prime fasi prevalentemente proporzionale.

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