Secondo Agazzi educazione sociale e pedagogia sociale sono due concetti diversi. L’educazione sociale concerne l’avviamento della persona di interagire con il contesto “ambiente” e sviluppa nel soggetto la sociabilità e la socialità. Essa assume varie connotazioni in virtù del background antropologico di riferimento che tende a privilegiare ora il ruolo sociale, ora la funzione sociale dell’uomo.
Tuttavia l’insieme di valori su cui poggia l’educazione sociale dipende anche dallo sviluppo tecnico-scientifico, in particolare dalla diffusione dei Mass media, che possono indurre comportamenti che esaltino la personalità, la responsabilità e la libertà umana, oppure che privilegino la massificazione e l’assegnazione dell’individuo ad un ruolo in un quadro sociologico preordinato.
L’educazione sociale si accompagna all’educazione tecnica, a quella civica, all’istruzione professionale e allo sviluppo economico per spingere l’uomo, che ha una tendenza naturale alla socializzazione, ad inserirsi creativamente e consapevolmente nella comunità umana nella quale può assolvere precisi ruoli, funzioni e compiti, al fine di realizzare una formazione adeguata dell’individuo come uomo, cittadino e lavoratore. In sintesi con l’educazione sociale l’accento è fatto cadere sul “che cosa può fare l’educazione a favore dell’uomo e della società”.
La pedagogia sociale aggiunge al progredire della società la necessità che la società stessa si dia un programma educativo. Essa da una parte valuta l’influsso esercitato dal contesto societario sulla crescita dell’uomo, dall’altra intraprende lo studio dei fattori sociali allo scopo di delineare un’opera educativa da parte della società. La società è dunque un soggetto educante, che non può reggersi semplicemente sull’educazione funzionale (cioè l’apprendimento spontaneo di ciascun individuo, che non necessita di una guida), ma deve porre in opera una sua educazione intenzionale (cioè quella che richiede un intervento adulto intenzionalmente progettato).