“L’ordinamento giuridico” del 1918 è la sua opera celebre tradotta in francese tedesco e spagnolo e in inglese c’è l’esposizione del pensiero fatta da Stone. Sino a qualche decennio fa la sua teoria era circoscritta all’Italia che aveva accolto con grande favore la teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici verso la pretesa esclusività del diritto statuale. Schmitt parla di Romano riconoscendogli di aver sostenuto, in un epoca in cui l’istuzionalismo italiano si sovrapponeva a quello francese, che l’organizzazione complessa di uno stato (italiano o francese) in quanto ordinamento, produce questo diritto. La diffusione di romano avvenne negli anni30 in Italia e la sua teoria colta nell’aspetto prevalente del pluralismo mal si conciliava con un regime consacrato al culto dello stato: il fascismo, anche perché quest’ultimo era troppo sterile per imporre un orientamento piuttosto che un altro. L’opera oggi invece sta entrando nella considerazione del pensiero giuridico universale.