Il divieto di dazi doganali e di tasse di effetto equivalente ha comportato anche la soppressione dei controlli fiscali sulle merci in transito alle frontiere intercomunitarie.
L’abolizione di tali controlli ha favorito sia la libera circolazione delle merci che delle persone le quali possono infatti introdurre senza limiti in uno stato membro i prodotti acquistati in un altro stato membro. Le imposte indirette su tali prodotti sono pagate nello stato d’acquisto purchè esse siano destinate ad uso personale e non al commercio.
Le norme comunitarie stabiliscono alcuni criteri per valutare l’uso personale dei prodotti come lo status commerciale di chi li detiene, la natura e la quantità  dei prodotti. Questo regime spiega perché i viaggiatori che in aereo o nave si spostano da uno stato membro all’altro non possono più avvalersi dei vantaggi fiscali offerti dai duty free. Si dimostra anche lo stretto legame tra la libera circolazione delle merci e le disposizioni comunitarie in tema di politica fiscale.