Ex 25 TUIR un reddito è fondiario se deriva da un immobile il quale
1) è iscritto (o iscrivibile) nel catasto (che si distingue in catasto dei terreni e catasto edilizio urbano) e che è
2) situato nel territorio dello Stato. Se mancano questi 2 elementi, il reddito afferente l’immobile non rientrerà nella categoria dei redditi fondiari. sono quindi esclusi da questa categoria:
a) i redditi afferenti di immobili situati all’estero, che danno luogo a redditi diversi ex 67 1° let. f TUIR;
b) i redditi degli immobili non determinabili catastalmente, in quanto derivanti da utilizzi di beni immobili diversi dalla loro destinazione ordinaria. Il TUIR ex 25 2° suddivide i redditi fondiari in 3 categorie: redditi dominicali dei terreni; redditi agrari; redditi dei fabbricati.
Caratteristiche comuni dei 3. Ex 26, i redditi in esame concorrono a formare il reddito complessivo del possessore dell’immobile indipendentemente dalla percezione (es. se campo non è coltivato, il relativo reddito concorre comunque a formare il reddito complessivo del soggetto passivo). In caso di comproprietà , il reddito concorre a formare pro quota il reddito complessivo di ciascun soggetto. Se nel corso dell’anno l’immobile viene trasferito, in tutto o in parte, il reddito fondiario è imputato a ciascun soggetto, proporzionalmente alla durata del relativo possesso.
Il reddito fondiario è imputato ai possessori degli immobili a titolo di proprietà , enfiteusi, usufrutto, per il periodo d’imposta in cui si è verificato il possesso (nel senso civilistico di corrispondente all’esercizio di un diritto di proprietà o altro diritto reale, con riferimento al cespite che produce il reddito, che nella fattispecie dei redditi fondiari è una res materiale).
I redditi fondiari sono poi soggetti a tassazione sulla base delle risultanze catastali: il reddito fondiario è quindi la risultante di un procedimento amministrativo con cui viene attribuita a ciascun immobile una rendita catastale (procedimento con cui prima vengono formate le “tariffe d’estimo” ossia il valore unitario dell’unità di misura dell’immobile, es. per terreni l’ettaro, infine abbiamo il “classamento”, cioè l’attribuzione del singolo terreno e fabbricato ad una classe o categoria, in modo che si possa calcolare la rendita catastale.
Il legislatore ha previsto una revisione dei catasti, dato che sono provvedimenti datati. Servizi relativi ai catasti affidati all’Agenzia del Territorio per quanto riguarda l’atto conclusivo del procedimento catastale, ai Comuni per le funzioni di conservazione, utilizzo, aggiornamento degli atti catastali).