Per quanto riguarda la possibilità del provvedimento richiesto e l’esistenza del diritto va detto che non c’è molto da dire. Secondo la teoria dell’azione come diritto ad un provvedimento di merito qualsiasi va detto che in tanto è possibile agire in giudizio in quanto il provvedimento rientri in uno dei tipi previsti dall’ordinamento altrimenti il giudice deve dichiarare l’improponibilità assoluta della domanda.
Secondo invece la teoria dell’azione come diritto ad un provvedimento di merito favorevole va detto che il giudice nel rigettare la domanda nel merito finisce anche col dichiarare inesistente l’azione. In definitiva si può concludere che l’autonomia dell’azione dal diritto sostanziale finisce con l’essere confermata dalla disciplina delle condizioni dell’azione.
Il giudice infatti prima di provvedere nel merito deve risolvere una serie di problemi che non sono di carattere processuale e che consentono di passare alla trattazione di merito ( cosiddette Condizioni per la trattazione di merito).
Occorre rilevare che l’eventuale decisione del giudice che ritiene inesistenti tali condizioni non preclude la possibilità di riproporre una nuova identica domanda quando le condizioni si siano verificate. Alcuni ritengono che tra queste condizioni vi sia anche l’esistenza del diritto.