Fatti principali
La determinazione dei fatti da provare parte dall’individuazione e dall’interpretazione della norma, la fattispecie legale astratta cui sussumere il diritto fatto valere in giudizio dall’attore. Individuata ed interpretata la norma, suscettibili di prova saranno tutti i fatti (fatti principali) i quali, alla stregua della fattispecie legale astratta, assurgono a rilievo di fatti costitutivi oppure di fatti impeditivi, modificativi o estintivi.
Fatti secondari
Quando le parti non sanno provare direttamente attraverso una fonte materiale di prova il singolo fatto principale, chiedono di provare un altro fatto, il fatto secondario (fonte di presunzione), dalla cui conoscenza si possa desumere il fatto principale. In questo caso, quindi, oggetto di prova non risulta il fatto principale immediatamente rilevante in relazione alla fattispecie legale astratta, ma il fatto secondario. Acquisita la conoscenza di tale fatto, mediante le normali fonti di prova, il giudice può desumere l’esistenza del fatto principale ignoto. Questa rappresenta la prova critica (o indiziaria o per presunzioni), di cui agli artt. 2727 e 2729 c.c., in relazione alla quale la conoscenza del fatto principale ignoto è desunta da fatti secondari in base ad un ragionamento logico-deduttivo ulteriore rispetto a quello sulla cui base viene acquisita la conoscenza del fatto secondario