I trattati possono contenere non solo regole materiali ma anche regole formali o strumentali, ossia regole che istituiscono ulteriori procedimenti o fonti di produzione di norme (fonti di terzo grado). L’esempio più importante è attualmente fornito dal settore dell’organizzazione internazionale: in tutti i casi in cui un’organizzazione internazionale è abilitata dal trattato che le dà vita ad emanare decisioni vincolanti per gli Stati membri si è in presenza di una fonte prevista da accordo. Occorre comunque sottolineare che gli Stati sono ancora oggi piuttosto restii a dotare le organizzazioni internazionali di effettivi poteri vincolanti e a limitare la propria sovranità. Il compito di tali organizzazioni, quindi, in linea di massima non è quello di emanare norme quanto quello di facilitare la collaborazione tra gli Stati membri (es. predisposizione di pregetti di convenzione, emanazione di raccomandazioni).
Le risoluzioni delle organizzazioni internazionali possono essere prese:
- a maggioranza (qualificata), come avviene nella maggior parte dei casi;
- all’unanimità;
- secondo la pratica del consensus, pratica che consiste nell’approvare una risoluzione senza una votazione formale, di solito con una dichiarazione del presidente dell’organo la quale attesta l’accordo tra i membri.