Fino ai Patti lateranensi del 1929 il sistema matrimoniale italiano era caratterizzato dal principio del doppio binario, che considerava il matrimonio religioso e quello civile su due piani totalmente distinti, per cui il credente, se voleva attribuire rilevanza giuridica civile al proprio matrimonio religioso, li stipulava entrambi.

I Patti hanno introdotto il matrimonio religioso ad effetti civili, che ha nel procedimento di trascrizione il mezzo attraverso cui si realizza il collegamento tra ordinamento statale e canonico.

Quanto ai matrimoni acattolici, essi sono stati finora ricompresi in un’unica categoria e regolati dal codice civile, dalla legge sui culti ammessi del 1929 e dalle intese sinora sottoscritte.

I tipi di matrimonio sono: meramente religioso, religioso ad effetti civili, civile e acattolico.

Importanti cambiamenti sono stati introdotti anche in riferimento al matrimonio civile, si pensi alla legge sul divorzio del 1970 e alla riforma del diritto di famiglia del 1975, il che dimostra che la materia matrimoniale è in continua evoluzione.

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