I modi di votazione si suddividono in due categorie:
- lo scrutinio palese, con cui i voti sono espressi per alzata di mano, per votazione nell’aula o per voto nominale.
- lo scrutinio segreto, con cui i voti sono espressi deponendo nelle urne palline bianche o nere o mediante le apposite schede.
Le modifiche regolamentari del 1988 hanno ribaltato la precedente prevalenza del voto segreto, scelta giustificata dal fatto che il paese deve conoscere il comportamento che assumono si suoi rappresentanti. Di conseguenza i principi in tema di scelta tra i modi di votazione sono i seguenti:
- la regola generale è quella dello scrutinio palese, che non può essere derogato se la deliberazione riguarda la legge elettorale, la legge finanziaria o le legge ad esse collegate.
- lo scrutinio segreto è sempre prescritto per le votazioni riguardanti persone.
- lo scrutinio segreto prevale su quello palese qualora ne venga fatta richiesta da un certo numero di parlamentari.