La sovranità è esercitata dallo Stato in un determinato territorio, in un determinato ambito spaziale, in modo indipendente da qualsiasi altro Stato.

            La precisa delimitazione del territorio pertanto è condizione essenziale per garantire allo Stato l’esercizio della sovranità e per assicurare l’indipendenza reciproca degli stati.

Il diritto internazionale ha elaborato un corpo di regole secondo cui il territorio è costituito: dalla terraferma, dalle acque interne comprese entro i confini, dal mare territoriale, dalla piattaforma continentale, dallo spazio atmosferico sovrastante e dalle navi è aeromobili battente bandiera dello Stato quando si trovami spazi non soggetti della sovranità di alcuno Stato; dalle sedi delle rappresentanze diplomatiche all’estero.

            Terraferma: è una porzione di territorio delimitata da confini, che possono essere naturali (per esempio fiumi e montagne) o artificiali. Di regola i confini sono delimitati da trattati internazionali.

            Mare territoriale: è quella fascia di mare costiero interamente sottoposta alla sovranità dello Stato. Secondo un criterio tradizionale esso si estendeva fino al punto massimo in cui lo Stato poteva materialmente esercitare la sua forza. Poiché la gittata massima dei cannoni era di tre miglia, questa lunghezza fu per lungo tempo l’ambito di estensione del mare territoriale. Ovviamente con lo sviluppo della moderna tecnologia bellica, il suddetto criterio è stato superato. Oggi, quasi tutti gli Stati fissano in dodici miglia marine il limite del mare territoriale.

            Piattaforma continentale: è costituita dal cosiddetto zoccolo continentale, e cioè da quella parte del fondo marino di profondità costante che, più o meno esteso, circonda le terre emerse prima che la costa sprofondi negli abissi marini.

            Tuttavia, lo Stato ha perduto il controllo di alcuni fattori presenti nel suo territorio, basti pensare al mercato unico europeo, in cui hanno trovato piena attuazione la libera circolazione delle merci, dei capitali, dei servizi e delle persone tra gli Stati della CE.

Perciò ormai tra gli stati membri dell’Unione Europea si è creato uno “spazio senza frontiere

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