Il diritto come insieme di norme
Il diritto consiste in regole di condotta di vario genere che hanno come scopo quello di assicurare la pacifica convivenza nella comunità nella quale sono poste. Tale convivenza diviene possibile se si realizzano due scopi essenziali:
- la certezza del diritto.
- l’osservanza del diritto.
Ciò che differenzia le norme giuridiche dalle altre regole di condotta è la convinzione che tali norme siano indispensabili al funzionamento della società e che dunque la loro violazione implichi una sanzione.
Per poter regolare infinite fattispecie, le norme giuridiche tendono a presentare caratteri di astrattezza, creando appunto un corpus astratto che porta ad un trattamento uniforme delle varie sfumature casistiche. Una giustizia concreta, più attinente alle varie fattispecie, risulta tuttavia inapplicabile in quanto si creerebbe una situazione di completa anarchia giuridica.
Il diritto come ordinamento giuridico
Le norme giuridiche possono essere analizzate anche unitariamente quando parliamo di diritto come ordinamento giuridico, elemento indispensabile al funzionamento della società (ubi societas ibi ius). L’ordinamento giuridico presenta quattro caratteristiche:
- la presenza di centri di potere, cioè di autorità alle quali si assoggettano i subditi legum.
- la scelta attraverso cui si decide sulla rilevanza dei comportamenti umani secondo il principio della relatività del diritto.
- la capacità di completarsi autonomamente, colmando le lacune mediante procedimenti di analogia.
- la presenza di opportuni mezzi per disciplinare le reazioni contro i violatori delle norme giuridiche.
Gli ordinamenti giuridici sono di numero indefinito in quanto gli scopi capaci di raggruppare gli uomini sono molteplici. Fra tali ordinamenti si dicono politici quelli portatori di un fine onnicomprensivo, che comprende cioè tutti i fini fondamentali della convivenza civile; il loro esempio classico è rappresentato dallo Stato.