Ciascuna epoca ha conosciuto l’influenza di determinati valori costituzionali che hanno condizionato gli sviluppi dell’ordinamento. Tali condizionamenti a volte comportano l’elaborazione di principi costituzionali che a tali valori si richiamano, ma altre volte entrano direttamente nel tessuto normativo senza previa codificazione costituzionale. Tra questi ultimi valori è centrale la giustizia costituzionale, la quale, secondo Cappelletti, non è solo un insieme di istituti giuridici volti a garantire la rigidità della Costituzione, ma è anche un valore costituzionale necessario in ogni forma di governo democratico, espressione del percorso che ha avuto come tappa fondamentale la sottoposizione dell’amministrazione alla legge e ai giudici e la sottoposizione del Parlamento-legislatore alla Costituzione e al giudice costituzionale (Stato di diritto compiuto).
Occorre chiedersi quale sia stata l’incidenza dei vari sistemi di giustizia costituzionale sulle forme di governo dei paesi occidentali. Al riguardo due sono gli interrogativi che si pongono:
- se tale valore costituzionale abbia modificato le forme di governo dei sistemi democratici;
- se sia possibile parlare di un modello comune europeo di giustizia costituzionale.