Nella società semplice e nella società in nome collettivo, i creditori hanno di fronte se più patrimoni su cui soddisfarsi: il patrimonio della società e il patrimonio dei singoli soci illimitatamente responsabili. I soci sono responsabili in solido fra loro, ma in via sussidiaria rispetto alla società in quanto godono del beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. I creditori sociali sono cioè tenuti a tentare di soddisfarsi sul patrimonio della società prima di poter aggredire il patrimonio personale dei soci. Il beneficio di preventiva escussione opera però diversamente nella società semplice e nella collettiva irregolare, rispetto alla società in nome collettivo regolare.

 Nella società semplice il creditore sociale può rivolgersi direttamente al singolo socio illimitatamente responsabile e sarà questi ad indicargli i beni sul quale il creditore possa agevolmente soddisfarsi. Il beneficio di escussione opera quindi in via di eccezione ed il socio sarà tenuto a pagare quando nel patrimonio non ci sono beni sufficienti o difficilmente aggredibili dal creditore.

Questa disciplina si applica anche nella società in nome collettivo irregolare.

Nella società in nome collettivo regolare il beneficio di escussione opera automaticamente. I creditori sociali non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopo l’escussione del patrimonio sociale. Non basta quindi che il creditore abbia richiesto il pagamento alla società o abbia ottenuto sentenza di condanna nei confronti della stessa; è necessario altresì che abbia infruttuosamente esperito l’azione esecutiva sul patrimonio sociale.

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