Rilevanza del bilancio preventivo in relazione alle spese
Il bilancio preventivo ha un rilievo giuridico particolare per quanto riguarda la previsione delle spese, dal momento che l’amministrazione pubblica non può fare spese se queste non sono iscritte nel bilancio, le cui previsioni, pertanto, svolgono una funzione di autorizzazione:
- in termini qualitativi, dato che non è possibile fare una spesa non prevista in bilancio;
- in termini quantitativi, dal momento che si vuole impedire che si facciano spese per un ammontare superiore a quello globalmente previsto. A tal fine, ciascuna delle unità previsionali di base è suddivisa in capitoli ed una spesa non è considerata regolare sotto il profilo contabile se non può essere ricondotta ad uno dei capitoli del bilancio o se ne eccede l’ammontare complessivamente previsto.
 Rilevanza del bilancio preventivo in relazione alle entrate
Quanto alle previsioni relative alle entrate, il bilancio preventivo dello Stato ha una rilevanza ben diversa. Se si tiene conto che le entrate statali derivano da tributi per circa il 99% del totale, si può dire che alla previsione delle entrate iscritte in bilancio corrisponda, in primo luogo, la previsione di una certa quantità di tributi che si intende imporre. Occorre tuttavia evitare due possibili equivoci:
- perché gli uffici competenti possano procedere alla riscossione dei tributi, non è indispensabile la previsione in bilancio di una certa quantità di entrate tributarie, essendo invece sufficiente l’autorizzazione risultate dalle leggi che istituiscono i tributi stessi;
- non è richiesto che le entrate derivanti dalle cessioni di beni e di servizi e dai tributi siano in quantità pari alle uscite previste. Se in un esercizio finanziario le spese dello Stato sono maggiori delle entrate, non si hanno comunque conseguenze simili a quelle che si avrebbero in una società commerciale. Al contrario, ci si limita a prendere atto che dal bilancio risulta un “disavanzo” e, al fine di raggiungere il pareggio, si ricorre all’indebitamento.
 Per l’approvazione del bilancio è stabilito un particolare procedimento, diretto proprio a tenere sotto controllo l’indebitamento. In particolare, è previsto che il Parlamento dedichi un certo periodo del suo lavoro ad approvare il bilancio (sessione di bilancio) ed è prevista un’apposita legge (c.d. legge finanziaria) con la quale viene stabilito preventivamente il livello dell’eventuale disavanzo dell’anno che non è possibile superare.