Dai diritti di cittadinanza ( (connessi all’appartenenza a uno stato) ai diritti umani. La giurisprudenza ha dato un’interpretazione estensiva alle norme costituzionali (es. Corte Costituzionale s. 43/2005 ha esteso principio di uguaglianza anche ai non cittadini). Il costituzionalismo dei diritti sta assumendo dimensione transnazionale, alcuni sostengono che si sta creando uno ius gentium di carattere sovranazionale.

Il rafforzamento degli organismi sovranazionali; dalla sovranità all’interdipendenza. Si sono moltiplicati questi organismi: ma come sostiene Bobbio, i loro poteri se esulano dallo schema pattizio fra gli stati, diventano molto fragili. Secondo Rossi in un futuro avremo un meccanismo di stati sub-continentali che cercheranno di controllare gli equilibri mondiali in modo multilaterale (non avremo un governo globale, mitizzato da molti autori). Alla scomparsa della sovranità corrisponde la nascita di un nuovo assetto ancora in nuce: l’interdipendenza fra gli stati. Lo stato svolge un’attribuzione non sovrana ma primaria nell’ord interno che gli imputa in funzione di surrogazione la tutela degli interessi a protezione necessaria anche se questa sia rimessa ad altri enti che non riescono ad esercitarla. Lo Stato sarà comunque l’ultimo responsabile.

Il valore ambientale. C’è stato in questo campo un disallineamento tra dimensione dei problemi e ambito degli assetti istituzionali che dovrebbero risolverli. Il nuovo diritt dell’ambiente pone problematiche per le categorie giuridic consolidate in quanto: è stato prodotto da fonti extralegislative, ha fatto emergere interessi diffusi, ha indotto soluzioni organizzative che non si affiancano a quelle esistenti bensì le interessano trasversalmente. Per Rossi le soluzioni si devono ancora cercare.

Potenzialità dell’informatica. Questa è stata utilizzata molto negli scambi commerciali, ma poco nel mondo istituzionale.

Per risolvere il problema occorre partire dal  cosiddett  “metodo scientifico”. Bisogna partire analizzando gli interessi sottostanti all’assetto normativo e dalle acquisizioni che le derivano dalle altre scienze sociali delle quali, da sempre, è tributaria. Acquisite le problematiche elementari e fissati i pochi concetti che si possono assumere con un sufficiente grado di obiettività, bisogna scomporre le gradazioni dell’uno e dell’altro polo che li compongono nelle singole fattispecie secondo le scelte effettuate dal diritt positivo. Si introduce allora il metodo essenziale e gradualista: esso è un approccio più idoneo a cogliere gli elementi di sistemi non stabili ma aperti e in trasformazione, ricomponendo gruppi di fattispecie usando le acquisizioni logiche offerte dalle nuove metodologie della matematica che consentono di “far sistema” senza assolutizzare la relatività di ciascuno degli elementi oggetto della riflessione. L’approccio essenziale e gradualista tratto dall’insiemistica può offrire spunti di interesse metodologico, in quanto idoneo a cogliere i profili comuni di fattispecie diverse, creando un “sistema”.

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