L’attività amministrativa ha due esigenze fondamentali: imparzialità e legittimazione democratica (per quest’ultima, ci deve essere necessariamente un potere politico, responsabile dei risultati dell’amministrazione). Negli USA, l’amministrazione è sottoposta alla politica: ciò si verifica con lo spoils system ( i politici si scelgono i funzionari che preferiscono: c’è quindi un rapporto fiduciario). Nei paesi di diritt amministrativo invece si sceglie soprattutto il modello della separazione: i funzionari hanno garanzie di stabilità negli incarichi e nell’esercizio delle funzioni.

Situazione in Italia. Nel 1993 la legge ha attuato la separazione tra politica e amministrazione: il Gov. individua gli obiettivi generali, i programmi da realizzare, la verifica dei risultati, l’organo di gestione (i dirigenti dell’amministrazione) conducono l’attività gestionale (compiono atti ed esercitano poteri di spesa). In pratica il dirigente è legato al Min. da una forma di sovra ordinazione meno invasiva che si esplica col  cosiddett  ”rapporto di direzione”: il Min indica le linee direttive, ma il dirigente agisce autonomamente. Successivamente si sono fatti interventi di riduzione delle garanzie dell’amministrazione (infatti per alcuni dirigenti esiste lo spoil system e oltre ciò gli incarichi sono di durata. Oltre ciò entro 90 gg dall’entrata del nuovo Gov. scade l’incarico per gli organi apicali, ma anche per incarichi inferiori di altra amministrazione o personale esterno all’amministrazione ex l. 262/2006. ), ma anche di rafforzamento delle garanzie (es. l. 145/2002: la responsabilità degli atti è trasferita ai dirigenti, ma la loro posizione è quella di un’accentuata dipendenza dal potere politico. L’assetto attuale è allora definibile in termini di “distinzione” e non di “separazione”: il dirigente è in posizione di dipendenza, sebbene le competenze politici/dirigenti siano distinte.

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