In riferimento a taluni loro specifici aspetti i diritti soggettivi si distinguono in assoluti e relativi. I diritti assoluti sono quelli che tutelano in maniera esclusiva l’interesse attinente ad un determinato bene e si distinguono a loro volta in diritti della personalità e diritti reali a seconda che il bene a cui si riferisce l’interesse sia un attributo della persona o l’utilizzazione economica di una cosa determinata. Rientrano tra i diritti assoluti i diritti sui beni immateriali come il diritto d’autore. Il diritto di proprietà e gli altri diritti reali di godimento su cosa altrui (come l’usufrutto) sono suscettibili di possesso. Il possesso è una situazione soggettiva riferibile ad un bene determinato. La rilevanza giuridica della situazione possessoria si manifesta in tre diversi aspetti: il primo è quello della tutela giudiziaria diretta a preservare o a reintegrare la situazione possessoria; il secondo è quello di consentire al possessore in buona fede di far propri i frutti percepiti finché il legittimo proprietario non rivendichi la proprietà; il terzo è quello di consentire al possessore di acquistare in determinate circostanze e dopo un congruo lasso di tempo la titolarità del diritto posseduto (usucapione). I diritti relativi sono quelli che tutelano l’interesse alla prestazione, sono anche detti diritti personali o diritti di cooperazione. Alla categoria dei diritti relativi appartengono i diritti di credito e i diritti personali di godimento come il diritto del locatario o del comodatario. I diritti personali di godimento vanno tenuti distinti dai diritti reali di godimento come l’usufrutto, per il diverso regime giuridico cui sono sottoposti. Il diritto di credito si realizza normalmente con la cooperazione della persona nei cui confronti si può far valere il diritto. Tale cooperazione consiste nella spontanea esecuzione della prestazione dovuta. Nel caso di mancata cooperazione, il titolare del diritto di credito può ricorrere al giudice per ottenere una sentenza di condanna all’adempimento e/o al risarcimento del danno. Una rafforzamento delle garanzie di adempimento è dato dalle cause legittime di prelazione costituite dai privilegi, dal pegno e dalle ipoteche che prendono il nome di diritti reali di garanzia. Un diverso rafforzamento delle garanzie di adempimento è dato invece dalla fideiussione, dal mandato di credito e dall’avallo (garanzie personali). Una particolare connotazione assumono i diritti potestativi che si attuano mediante il compimento di un atto dichiarativo, come il diritto di accettare l’eredità o di recedere dal contratto. Il diritto soggettivo assume diverse connotazioni e denominazioni a seconda degli interessi pratici che la norma intende tutelare.

L’azione giudiziale è il rimedio previsto dalla legge contro la violazione del diritto soggettivo, è indubitabile che tale diritto senza la possibilità di agire in giudizio sarebbe una categoria priva di effettività giuridica.

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