La parola sanzione a livello filosofico-sociologico ha sempre considerato anche premi e ricompense, mentre nei giuristi una corrente che si richiama a Austin ha sempre considerato solo le sanzioni negative. Fino a che lo stato è coattivo è giusta questa ultima definizione, ma da quando diviene assistenziale il diritto tende a stimolar atti innovativi si cominciano a affiancare sanzioni positive che danno vita a tecniche di stimolazione e propulsione di atti considerati socialmente utili.
La definizione di sanzione positiva si ricava e contrario da quella di sanzione negativa; ad esempio il castigo è una reazione a un’azione cattiva (si rende male per male), il premio è una reazione a un’azione buona (si rende bene per bene). Il male del castigo può consistere nell’attribuzione di uno svantaggio oppure nella privazione di un vantaggio, così come il bene del premio può consistere tanto nell’attribuzione di un vantaggio quanto nella privazione di uno svantaggio. (quindi entrambe possono esser attributive o privative). come esistono mali del castigo materiali (esempio: confisca del patrimonio), immateriale (esempio:pubblico biasimo) o misto (esempio:perdita diritto che consentiva di acquistare beni materiali o immateriali) ci possono essere materiali, immateriali o misti i beni del premio. Tuttavia le sanzioni negative si distinguono specie in retributive o pene propriamente dette e riparative (esempio:risarcimento del danno quindi pongono conseguenze all’azione). Ciò è applicabile anche alle sanzioni positive: (esempio: i premi hanno solo funzione retributiva in quanto reazione favorevole a un comportamento vantaggioso della società. Le indennità saranno invece sanzioni positive che han valore non di mero riconoscimento ma anche di compenso (vicino alla sanzione riparativa). Le sanzioni positive si dividono anche in misure preventive (sono quelle che tendono a promuovere il comportamento desiderato suscitando speranza o impedire il comportamento provocando timore) e successive (seguono al comportamento con reazione favorevole se il comportamento è desiderato e sfavorevole se il comportamento è quello indesiderato). Tutto ciò è omologabile anche alle sanzioni positive.