A fine esercizio si pone la necessità di calcolare e rilevare in bilancio, tra le rimanenze, il valore dei prodotti in corso di lavorazione e dei servizi in corso di esecuzione. Questi elementi ex 92 6° TUIR si valutano in base alle spese sostenute nell’esercizio, es materie prime, ore di lavoro impiegate. Questa disposizione però si riferisce solo a quei servizi di durata non superiore ad un anno. Per i servizi di durata ultrannuale si applica il 93 1° e 2°: l’utile di essi può esser conosciuto solo al momento del completamento dell’opera, quando si può fare un confronto tra costi sostenuti e ricavi conseguiti. Tuttavia la legge, per far in modo che l’opera concorra a formare progressivamente il risultato reddituale di ogni esercizio, suddivide l’intero prodotto di svolgimento dei lavori (es. 4 anni) in tanti periodi, ciascuno corrispondente a un anno, prevedendo che in ognuno di essi l’opera concorra a formare il reddito come rimanenza finale (cosiddetto  “metodo della percentuale di avanzamento”): quindi il reddito viene tassato mano a mano che esso si forma e quantificato sulla base di corrispettivi pattuiti.