Ipotesi tipiche di condanna con riserva:
- art. 1462 c.c. ( clausola limitativa delle proponibilità delle eccezioni ): il diritto di difesa di una parte può essere compresso per effetto dell’operatività di clausole con le quali una parte subordina il diritto a vedere esaminate le proprie eccezioni al previo adempimento della prestazione dovuta;
- art. 35 c.p.c. ( eccezione di compensazione ): se il controcredito del convenuto viene contestato ed eccede la competenza per valore del giudice adito, questo può rimettere la causa sul controcredito contestato all’ufficio giudiziario competente per valore e pronunciare sentenza di condanna con riserva sul credito fatto valere;
- art. 648 co. 1 c.p.c., relativo al procedimento di ingiunzione sopracitato;
- art. 665 c.p.c., relativo al procedimento per convalida di sfratto sopracitato;
- art. 65 del r.d. n. 1669 del 1933 e art. 57 del r.d. n. 1736 del 1933, relativi all’assegno bancario: la condanna con riserva è pronunciata in tutti i casi in cui il convenuto sollevi eccezioni di lunga indagine e sempre che non ricorrano gravi ragioni in contrario.
Il provvedimento di condanna con riserva, in generale, può assumere tanto le forme della sentenza quanto quelle dell’ordinanza:
- le sentenze di condanna con riserva sono da considerare species del genus delle sentenze non definitive, che sopravvivono all’estinzione del giudizio relativo alle eccezioni riservate;
- quanto alle ordinanze di condanna con riserva, l’ordinanza ex art. 648 co. 1 comporta l’estinzione del giudicato mentre l’ordinanza ex art. 665 conserva solo efficacia esecutiva.