La libera formazione della coscienza individuale coinvolge inevitabilmente la comunità familiare e in particolare la responsabilità dei genitori, chiamati a scegliere l’educazione per i propri figli fino a quando essi non acquistino autonomia di giudizio. Al riguardo la Dichiarazione sull’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione fondate sulla religione o sulla convinzione (1981) stabilisce che spetta ai genitori il diritto di educare i figli in conformità alla propria fede , mentre la Convenzione sui diritti del fanciullo (1989) riconosce il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione , sottolineando la necessità di rispettare il diritto-dovere dei genitori di educare e istruire la prole (riproposizione art. 30 Cost.)
Per determinare il reale contenuto di tale diritto, tuttavia, occorre sottolineare che nel nostro ordinamento l’interesse del minore assumere una particolare rilevanza, costituendo lo scopo ed il limite del diritto dei genitori ad educare la prole. Anche l’inclinazione naturale e le aspirazioni, peraltro, devono essere doverosamente valutate da parte dei genitori, in quanto ne condizionano l’intero programma educativo. In materia di libertà di religione il minore gode di una piena capacità di autodeterminazione una volta compiuto il quattordicesimo anno di età: ai sensi dell’art. 1 della l. n. 281 del 1986, il minore ha il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica .
Le direttive analizzate non esauriscono i propri effetti all’interno della famiglia, ma si proiettano anche all’esterno di essa. Il sistema scolastico, in particolare, pone un duplice ordine di problemi:
- se nell’ambito della scuola pubblica sia legittimo impartire un vero e proprio insegnamento di una specifica religione;
- se l’ordinamento statuale debba riconoscere ai genitori il diritto di scegliere la scuola che ritengano più utile per i loro figli in considerazione della conformità dell’insegnamento religioso fornito, oppure debba tutelare il diritto di ogni minore di poter frequentare una scuola che non privilegi alcuna religione.