Le due fattispecie giuridiche sono concettualmente distinte.

Servizio universale. Le norme comunitarie sul servizio universale prevedono una modalità di funzionamento del mercato consentendo il diritto a tutti di accedere a certi servizi considerati essenziali imponendo ai prestatori obblighi come copertura territoriale e prezzo abbordabile. Sarà quindi necessario un corretto funzionamento di autorità indipendenti di regolazione che esercitino potere sanzonatorio in caso di violazione delle disp in tema di servizio universale. Il requisiti riguardante gli elementi del servizio universale che il legislatore europeo impone agli stati membri sono obbligo di continuità delle prestazioni, parametri di qualità e accessibilità alle tariffe.

Obblighi di servizio pubblico.gli obblighi di servizio pubblico sono lo strumento giuridico di contromisura al fallimento del mercato.

Il servizio universale può esser attuato solo nel caso in cui le prestazioni in oggetto non risultino garantite dal regime di concorrenza e il servizio universale assume quindi un carattere eventuale o residuale da sottoporre a periodica verifica: quindi il servizio universale è introdotto se l’applicazione dei principi del mercato e della concorrenza non sono in grado di garantire la fruibilità di alcuni servizi essenziali.

Fase ascendente dell’adozione di misure di armonizzazione. Esse è stata decisa congiuntamente da Consiglio dei Ministri e Parlamento per la condivisione di valori e la ricerca di soluzioni tecnico-legislative rispettando sussidiarietà e proporzionalità creando quindi una disciplina comunitaria dei settori armonizzati che ha preso il posto dell’esercizio della deroga ex 86 par 2 (ma ciò rimane per i settori non armonizzati).

Fase discendente di attuazione della normativa. Qui c’è l’adozione di misure normative e amministrative degli stati che devono adempiere alle regole comunitarie per l’armonizzazione/liberalizzazione di ogni settore con contributo delle autorità garanti di regolazione.

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