Autonomia del diritto commerciale nel sistema vigente

Il diritto commerciale non è più considerabile un sistema a sé stante, e quindi possiamo stabilire il principio per cui, qualora sia possibile desumere dei principi generali dalle norme riguardanti l’impresa, questi non saranno applicabili esclusivamente alla materia commerciale, ma saranno piuttosto plasmabili all’integrità del diritto privato.

Un altro elemento da mettere in evidenza relativamente al rapporto del diritto commerciale con le altre discipline giuridiche è quello riguardante la convenienza di studiare la materia commerciale in maniera distaccata dal resto del diritto privato, in quanto un’analisi congiunta finirebbe per appiattire la prima. È necessario comunque sottolineare che il diritto commerciale, pur rappresentando una materia a sé stante, resta in ogni caso soggetto ai principi del diritto privato.

 Successive revisioni del diritto commerciale

Il Codice Civile ha subito una lunga serie di revisioni che hanno toccato anche la materia commerciale, specialmente in relazione alle direttive comunitarie, finalizzate all’armonizzazione delle normative dei singoli Stati partecipanti. Ciò che non è stato fatto, tuttavia, è la creazione di una magistratura speciale a tutela delle esigenze commerciali, dato che la rapidità con la quale si evolve il commercio non può essere plasmabile alle lentezze ed alla lungaggine del processo civile ordinario. Accade così che, talvolta, il commerciante preferisce arrivare ad una risoluzione amichevole con la controparte, magari anche subendo un torto, piuttosto che ricorrere alla giurisdizione, che di fatto bloccherebbe la sua attività imprenditoriale.

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