Le posizioni giuridicamente rilevanti del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione sono distinte in diritti soggettivi ed interessi legittimi. L’interesse legittimo rappresenta quindi un elemento fondante per la giurisdizione amministrativa, sebbene i suoi caratteri fondamentali siano ancora molto controversi:
- l’interesse legittimo non ha un fondamento di teoria generale, ma rappresenta lo sviluppo di scelte legislative ed indirizzi praticamente inesistenti in altri ordinamenti europei;
- l’interesse legittimo rappresenta una posizione diversa e alternativa rispetto al diritto soggettivo, risultando quindi fondamentale stabilire se nei confronti dell’amministrazione il cittadino sia titolare di un interesse legittimo o di un diritto soggettivo. Tale distinzione, tuttavia, se in alcuni casi risulta agevole, in altri presenta aspetti problematici (es. attività vincolata della pubblica amministrazione).
In uno Stato democratico, comunque, risulta davvero irrinunciabile soltanto l’ampiezza di tutela nei confronti dell’amministrazione, non le nozioni e le forme attraverso le quali tale tutela viene interpretata. Risulta quindi superfluo soffermarsi su letture alternative alla figura dell’interesse legittimo, potendo essere sufficiente far riferimento soltanto all’interpretazione tradizionale.