Quando abbiamo visto fin qui consente ora di sottolineare quale grande impatto abbia il fatto procedimentale nel fenomeno amministrativo, il quale ha 2 aspetti:

  1. il rapporto tra il soggetto pubblico e i cittadini
  2. l’attività dell’ente come gestione di interesse o utilità pubbliche

Il procedimento ha un effetto di razionalizzazione dell’agire amministrativo consentendo la concentrazione di più competenze in quella del funzionario istruttore; con il che si può dire che si realizza il principio che rivela l’influenza dell’impatto del tempo nelle attività umane.

L’introduzione del procedimento costringerà ogni ente a provvedere ad una ristrutturazione dei propri apparati altrimenti quella introduzione finirà per avere effetti negativi sull’intera funzionalità dell’ente.

Ma l’affinamento della struttura non potrà non agire sulla professionalità dei singoli funzionari in quanto la enucleazione di un responsabile del procedimento lo eleva al di la di quelle prestazioni spesso meramente esecutive e non autonome cui fino ad ora erano adusi i pubblici dipendenti. Con un’ulteriore conseguenza di un affievolimento dell’intervento politico che spesso aveva conseguenze negative sulla correttezza e perfino sulle legalità della gestione contribuendosi a raggiungersi non solo l’attuazione del principio di buon andamento di cui all’art. 97 cost ma anche di quello di imparzialità che si risolve nel principio di legalità.

 Il valore più rilevante dell’introduzione del procedimento si ha osservando il rapporto tra amministrazione e cittadino.

Se il procedimento è concepito nella valorizzazione del cittadino nei confronti dell’amministrazione ciò che ne consegue è che quest’ultima modifica non solo il suo atteggiamento di fronte al potere ma addirittura la sua stessa posizione nell’ambito dell’ordinamento.

Il fatto di ascoltare gli interessi coinvolti tende a porre l’amministrazione su un piede paritario con il cittadino e a fare dell’amministrazione un’attività necessariamente imparziale.

La presenza nel procedimento degli interessi coinvolti coinvolge la posizione dell’amministrazione che attraverso il contraddittorio scende sullo stesso terremo dell’altra parte e ne diviene compartecipe.

Al cittadino sono riconosciuti dei diritti pubblici soggettivi ma questi o non si esercitano come poteri in un singolo rapporto ma solo uti cives  in quanto appartenenti al popolo.

Con l’introduzione del procedimento il cittadino entra invece in un rapporto attivo con l’amministrazione attraverso l’esercizio di poteri di co – determinazione.

 La formula della sovranità popolare va compresa come la somma dei diritti pubblici soggettivi del cittadino che diventa partecipe esso stesso non di una sovranità diffusa ma di una sovranità individualizzata.

 Reso consapevole non solo dei propri diritti e doveri ma anche dei propri poteri, il cittadini finirà per assumere degli atteggiamenti inevitabilmente più responsabili nei confronti dello stato; per controparte il potere politico e quello amministrativo si troveranno a dover adottare atteggiamenti di assolutezza.

 Non resta ora se non considerare l’impatto del procedimento sull’ordinamento. L’ordinamento giuridico è sempre stata considerato come una somma di rapporti nell’ambito dei quali vengono in evidenza singole posizioni o situazioni giuridiche.

Benché nessuna di queste abbia un puro valore statico ma rappresentino nel loro insieme il divenire dell’ordinamento ed abbiamo quindi un valore dinamico in relazione alla funzione, tuttavia l’ordinamento è sempre stato considerato dal punto di vista del risultato dei rapporti e perciò delle posizioni o situazioni da essi definite.

Proprio per il fatto che il diritto sia studiato come definizione fa si che esso sia concepito come qualcosa di istantaneamente statico.

 Con l’introduzione del procedimento, inteso come cooperazione dei destinatati alla formazione del risultato finale e cioè dell’atto amministrativo, questa impostazione statica è destinata ormai a venir meno.

Poiché il procedimento e la sua conclusione, comportano una specie di contrattualizzazione dell’azione amministrativa è dunque necessaria una estensione dei principi di interpretazione dinamica che sono tipici nel campo dei rapporti bilaterali.

Siamo in presenza di una evoluzione anche nel campo dell’ordinamento che va ad affiancarsi alla evoluzione che è stata delineata prima nel campo dell’organizzazione e dei rapporti tra libertà e autorità.

La partecipazione del cittadino al procedimento serve a rafforzare il consenso nei confronti  dell’amministrazione.

Mentre in presenza del procedimento unilaterale il privato restava mero destinatario dei provvedimenti amministrativi, oggi esso partecipando all’esercizio della funzione, ratifica la presenza dell’autorità nell’ordinamento del quale si sente a tutti gli effetti parte attiva.

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