L’Assemblea costituente prese quindi corpo con un numero totale di 556 deputati, appartenenti ai seguenti partiti:

  • il partito della democrazia cristiana con 207 deputati.
  • il partito socialista con 115 deputati.
  • il partito comunista con 104 deputati.
  • il partito repubblicano con 25 deputati.
  • il partito d’azione con 10 deputati.
  • il partito della democrazia del lavoro con 9 deputati.
  • i partiti delle varie destre (tra cui il partito liberale) con 78 deputati.

Dopo l’elezione del 28/6/1946 del provvisorio capo dello Stato che fu, come detto, De Nicola, si presentò alla Costituente il problema relativo all’ampiezza dei suoi poteri, in particolare in relazione alla funzione legislativa ordinaria. L’Assemblea dichiarò la pienezza della sua sovranità, in contrasto con il decreto del 16/3/1946, la seconda Costituzione provvisoria, decreto che fu derogato anche in relazione alla durata (da massimo di dodici mesi si passò a diciannove), proroga necessaria per le esigenze della Costituzione e delle varie leggi essenziali che dovevano essere approvate.

Per evitare un lavoro troppo lento visto il numero dei deputati dell’Assemblea fu creata la celebre Commissione dei settantacinque , di cui facevano parte i migliori giuristi i migliori politici di quell’epoca, nominati da De Nicola con criteri proporzionali. Tale Commissione, dopo sei mesi di lavoro, presentò il progetto all’Assemblea che, dopo centosettantatre sedute di discussione, approvòla Costituzioneil 22/12/1947 con una larga maggioranza in quanto, dei 515 deputati presenti, ben 453 votarono a favore.La Costituzionefu definitivamente promulgata il 1/1/1948.

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