Gruppi di società
Il controllo, consentendo di dominare l’assemblea ordinaria delle società controllate, permette di esercitare su di esse la cosiddetta direzione unitaria, alla base del fenomeno del gruppo, caratterizzato dalla presenza di una società-madre (o capogruppo o holding) in grado di indirizzare le scelte gestionali delle società-figlie.
La struttura del gruppo, quando le controllate siano più di una, può variare, presentandosi:
- a raggiera (o stellare), quando la capogruppo le controlla tutte direttamente.
- a catena, quando la capogruppo ha il controllo diretto su di una società, la quale, a sua volta, ne controlla un’altra (controllo indiretto).
- mista, qualora entrambe le forme si mescolino.
La capogruppo, in particolare, può essere una società operativa oppure può avere per oggetto soltanto la partecipazione in altre società operative.
Una figura particolare è poi quella del cosiddetto gruppo orizzontale, nel quale la direzione unitaria non nasce da una posizione di controllo, essendo invece conseguenza di intese di natura contrattuale.
Imprese multinazionali e holdings pubbliche
Quella di gruppo è la struttura adottata dalle grosse imprese multinazionali, costituite da una società-madre che crea tante società-figlie, da essa controllate, quanti sono i paesi in cui intende operare. Il Italia, prima della loro privatizzazione , abbiamo avuto anche cospicui esempi di holdings pubbliche (es. ENI e IRI).
Questa materia, come detto, è in via di avanzata trasformazione nell’ambito delle privatizzazioni dell’impresa pubblica: ENI ed IRI sono stati trasformati in società per azioni, il Ministero delle Partecipazioni statali è stato soppresso per referendum e dal 1993 ha avuto inizio il processo di dismissione delle partecipazioni pubbliche sul mercato della borsa.
Problemi dei gruppi
Il gruppo produce una sfasatura tra realtà economica e forma giuridica: mentre economicamente l’impresa è unica, infatti, giuridicamente siamo in presenza di tanti soggetti che appaiono titolari di tante imprese distinte.
I problemi che si riconnettono all’esistenza di un gruppo risiedono fondamentalmente:
- nella necessità e nella difficoltà di una valutazione unitaria dal punto di vista economico e finanziario.
- nel conflitto che il perseguimento di una politica di gruppo può produrre tra gli interessi della controllante e quelli delle controllate.
Il primo ordine di problemi è stato affrontato nel 1991, sulla scia delle direttive comunitarie, disciplinando il bilancio consolidato, mentre il secondo è stato affrontato soltanto con la recente riforma.