La crisi di cooperazione dei consociati può riguardare obblighi di non fare che gravano su tutti i soggetti dell’ordinamento (o su alcuni di essi) allo scopo di garantire ad un soggetto il godimento di una situazione di libertà. Tali situazioni di vantaggio, presentando un contenuto normalmente non patrimoniale, sono mal tutelate dal sistema tradizionalmente repressivo offerto dal processo a cognizione piena. Per consentire al processo di assolvere la sua funzione di assicurare al titolare della situazione di vantaggio tutto quello e proprio quello cui ha diritto, il legislatore deve predisporre forme urgenti di tutela, ossia procedimenti sommari destinati a concludersi in provvedimenti immediatamente esecutivi aventi per contenuto l’ordine di cessare la violazione