Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale vengono introdotte le autorità amministrative indipendenti, somiglianti alle indipendent agencies degli Stati Uniti.
Si tratta di una via che privilegia l’aspetto della protezione dei diritti degli amministrati, di uno strumento che punta a rafforzarne la tutela.
La finalità principale di tali autorità è infatti la protezione delle libertà e dei diritti dei cittadini, in domaines sensibles, cioè territori dove le libertà sono minacciate dall’incombere di poteri pressanti.
La prima autorità indipendente francese è la Commission del Control des Banques, istituita nel 1941. Possiamo poi ricordare:
- L’Autorité des Marcheès Financiers che controlla gli andamenti dei mercati finanziari al fine di tutelare azionisti e risparmiatori
- Il Difenseur des Droits chiamato a garantire i diritti e le libertà dei cittadini nell’ambito delle relazioni con l’amministrazione
- La Commission Nationale de l’Informatique et des libertés, che vigila sul corretto trattamento dei dati personali.
Le autorità indipendenti, negli ultimi anni, si sono moltiplicate, rendendo necessario l’intervento del legislatore. Una legge del 2017 ha finalmente dettato uno statuto generale, contenente regole comuni alle diverse autorità, e si è operato un accorpamento di alcune di esse.
E’ possibile delineare allora alcune caratteristiche:
- Le autorità non sono, di regola, sottoposte al controllo gerarchico del Primo Ministro, né degli altri ministri. Ad ogni modo esse devono inviare ogni anno al Governo ed al Parlamento una relazione sull’attività svolta, rendendo conto degli obiettivi perseguiti e dei mezzi utilizzati.
- Le autorità soggiacciono al controllo giurisdizionale, anche se il Conseil d’Etat è molto prudente nel sindacare le loro attività, al fine di preservarne l’indipendenza.
- I membri degli organi di direzione delle autorità sono personalità particolarmente qualificate, parlamentari, esponenti delle più alte giurisdizioni
- Vi è un mandato di lunga durata nonché rigide regole di incompatibilità
- In Francia prevalgono i poteri che conducono all’adozione di misure, raccomandazioni, avvisi, conciliazioni e proposizioni. A questi poteri si aggiungono poteri di natura decisoria, spesso di portata individuale e di natura amministrativa, come ad esempio autorizzazioni e sanzioni (che secondo la CEDU hanno carattere penale).
- Vi sono poi poteri regolamentari, come avviene per esempio per le decisioni generali dell’Autorità dei Mercati Finanziari in merito al funzionamento della borsa. L’attribuzione di poteri regolamentari è stata oggetto di dibattito, perché l’art.21 della costituzione prevede che tale potere sia esercitato dal Primo Ministro. Si è comunque affermato che tali poteri siano ammessi a condizione che si tratti di misure di portata limitata, tanto per il tempo di applicazione che per il contenuto.
- Talvolta le autorità svolgono anche funzioni giustiziali. Si pensi all’autorità della Concorrenza quando decide sui casi di abuso di posizione dominante.
Molte sono le analogie con le agencies americane: sono comuni i caratteri dell’indipendenza, parziale o totale, dall’esecutivo, e della compresenza di poteri amministrativi, normativi, e quasi giudiziali.
Vi sono però anche molte diversità:
- Le autorità indipendenti francesi sono comparse assai più tardi ed inizialmente hanno assunto un carattere quasi di eccezione rispetto all’ordinario complesso degli apparati pubblici.
- Le autorità francesi coprono anche settori non toccati dalle agencies, come quelli in cui ci si propone di contrastare le disfunzioni del potere burocratico.
- Le agencies sembrano avere poteri più consistenti, soprattutto per quanto riguarda le funzioni normative (rule-making o decisions generales).