L’idea della sicurezza sociale

L’evoluzione della previdenza sociale avviene nell’immediato secondo dopoguerra. Essa deve essere posta in relazione con l’affermarsi dell’idea della sicurezza sociale.

L’idea sicurezza sociale esprime esigenza che venga garantita a tutti i cittadini la libertà dal bisogno, in quanto questa libertà è ritenuta condizione indispensabile per l’effettivo godimento dei diritti civili e politici.

La libertà dal bisogno deve essere garantita a tutta la collettività organizzata nello stato della quale essa costituisce il fine da perseguire mediante ricorso ad una solidarietà che è generale quanto coinvolge tutti i cittadini.

Nella varietà dei modi di attuazione si possono individuare due principi fondamentali e rappresentanti gli elementi caratteristici è e determinanti devoluzione dei sistemi giuridici previdenziali in relazione all’idea della sicurezza sociale: il sempre più determinante intervento dello stato, assume direttamente tre suoi fini la realizzazione della tutela previdenziale e la progressiva estensione di questa nuove situazioni di bisogno e la nuova categoria di soggetti, anche oltre l’ambito tradizionale del lavoro subordinato.

 

L’evoluzione della previdenza sociale nelle disposizioni della costituzione

L’idea sicurezza sociale è stata accolta per effetto dell’accoglimento, nella nostra costruzione, del principio secondo il quale compito dello stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Tale principio sta a significare che la liberazione dal bisogno corrisponde ad un interesse riferibile a tutta la collettività.

Dall’art. 38 cost è previsto che:

“Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.

“I lavoratori hanno diritto a che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortuni, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria” .

“Gli invalidi e i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale” .

“Ai compiti previsti questo articolo provvedono anche organi e istituti predisposti o integrati dallo stato”.

“L’ assistenza privata è libera”.

Il quarto comma dell’art. 38 dispone che la realizzazione del programma previsto debba avvenire ad opera dello stato, tenuto non solo a predisporre gli organi e gli istituti necessari ma anche ad integrarli. Intervento dello stato deve tendere all’effettiva realizzazione della tutela dei soggetti protetti.

Dal secondo comma dell’art. 3 Cost risulta che tutti cittadini, in caso di bisogno, hanno diritto ai mezzi necessari per vivere.

I lavoratori hanno diritto a che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita quando si verificano determinati eventi generatori di bisogno.

II sistema della previdenza sociale supera l’ambito del lavoro subordinato per estendersi a tutte le categorie di lavoratori. Il sistema previdenziale ha superato anche tradizionale carattere territoriale che delimitava attuazione al criterio nazionale. La corte costituzionale ha esteso la tutela previdenziale anche ai lavoratori italiani all’estero.
Le prestazioni previdenziali devono essere adeguate anche alle esigenze di vita della famiglia del lavoratore: garanzia dei mezzi adeguati alle esigenze di vita e una retribuzione proporzionata e sufficiente.

L’art. 38 cost, all’ultimo comma, afferma il principio della libertà della previdenza privata, come manifestazione di quella specifica solidarietà che si esprime anche nelle formazioni sociali (art.2 cost). Previdenza privata che non può essere che libera in quanto volontaria e destinata esclusivamente alla soddisfazione di interessi privati. La previdenza privata non solo a libere, ma deve essere anche i incoraggiata e tutelata costituendo una forma di risparmio (art.47 cost).