Premessa
Caso 38 – Tizio reagisce con un violento schiaffo alle ingiurie di Caio e gli provoca (non volendo) una grave scoliosi del setto nasale con disturbi alla respirazione
Le circostanze del reato sono gli elementi che stanno intorno (circum stant) o accedono ad un reato già perfetto nella sua struttura, e la cui presenza determina soltanto una modifica della pena: o in termini quantitativi, sotto forma di modifica proporzionale della pena edittale (aumento o diminuzione, di norma fino a un terzo della pena prevista per il reato- base), o in senso qualitativo (es. reclusione in luogo della multa o viceversa).
Le circostanze del reato, a differenza degli elementi essenziali del reato, possono venire meno senza che venga meno il reato.
Funzione delle circostanze. Il legislatore ha mirato ad un duplice obiettivo:
- Tener conto di un insieme di circostanze particolari, che incidendo in concreto sulla gravità dell’astratta figura di reato, permetto di meglio adeguare la pena ai singoli e variegati casi criminosi che la realtà prospetta.
- Far si che tale adeguamento sanzionatorio non rimanga affidata al mero potere discrezionale del giudice, ma si attui entro confini legislativamente predeterminati che fissano il tipo di situazioni suscettive di essere rese in considerazione da parte del giudice stesso.
Fattispecie semplice o complessa
Per molto tempo si è discusso se l’elemento circostanziale integri di per sé una fattispecie autonoma o se invece, combinandosi con gli elementi costitutivi del reato base, dia luogo ad una nuova fattispecie complessa. Dato che la teoria generale afferma che ogni elemento che incide sulla sanzione non può non rientrare tra i presupposti della conseguenza giuridica, è corretto contestare la distinzione tra elementi essenziali e accidentali del reato: quindi, rispetto alla fattispecie circostanziata, le circostanze sono elementi essenziali come gli altri. Ciò non toglie che la questione circa i rapporti strutturali tra circostanza e reato base sia rilevante sotto diversi profili.
Il primo problema, riguarda la determinazione dei criteri idonei a distinguere, sul piano ermeneutico, tra elementi essenziali e circostanze del reato. Il secondo problema concerne il rapporto tra le circostanze in senso stretto e i criteri di commisurazione della pena ex. art. 133.
La legge n. 251/2005
La disciplina delle circostanze del reato è stata innovata dalla legge n. 251 /2005, recante modifiche al codice penale e alla legge n. 354 in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi e altro.
Con questo intervento normativo, si è voluto imitare l’ideologia punitiva statunitense della c.d. tolleranza zero; l’intento è quello di differenziare il rigore del trattamento penale, creando una sorta di doppio binario, uno più mite destinato agli incensurati, l’altro più severo destinato ai recidivi. (tutto attuato mediante uno stravolgimento della disciplina della recidiva).