Alcuni giuristi hanno sostenuto la responsabilità della società controllante per le obbligazioni sociali assunte dalle società controllate nell’esercizio della loro attività di impresa sulla base del concetto del cosiddetto imprenditore occulto, per cui imprenditore deve considerarsi la società controllante e su questa deve pertanto ricadere la responsabilità che la legge fa derivare dall’esercizio della attività di impresa. Tuttavia la dottrina e la giurisprudenza sono di parere opposto in quanto escludono, salvo casi eccezionali una responsabilità di questo tipo e del resto lo stesso legislatore non afferma la responsabilità ella società controllante per le obbligazioni delle società controllate. Infatti anche la tutela risarcitoria offerta dall’art. 2497 ai creditori sociali direttamente nei confronti della controllante presuppone che di tali obbligazioni risponda appunto solo la controllata e non la controllante.

Un ulteriore dibattito è stato sollevato dalla interpretazione del decreto legislativo 270 del 1999 relativo alla amministrazione controllata delle imprese in stato di insolvenza, per il quale nei casi di direzione unitaria delle imprese de gruppo gli amministratori della società che hanno abusato di tale direzione rispondono in solido con gli amministratori della società dichiarata insolvente dei danni cagionati alla società stessa in conseguenza delle direttive impartite.

E’ evidente la diversa impostazione di tale disposizione rispetto all’art. 2497 cc. Infatti quest’ultimo consente ai soci e a i creditori della controllata prima ancora che alla controllata stessa di agire direttamente in primo luogo nei confronti della società controllante e solo eventualmente (e quindi solo se abbiano preso parte al fatto lesivo) ai suoi amministratori e a quelli della controllata. Il decreto legislativo n. 270 invece coinvolge invece direttamente gli amministratori della società controllante nella responsabilità degli amministratori della società controllata.

Parte della dottrina ritiene che tale decreto non debba essere limitato alla sola ipotesi di amministrazione straordinaria ma possa avere una applicazione generale anche al di fuori di questa ipotesi. Tale tesi non è però da condividere in quanto si deve ritenere che l’art. 2497 debba applicarsi alle società non sottoposte a procedura concorsuale mentre il decreto legislativo n. 270 ha lo scopo di adattare la regola generale posta dall’art. 2497 ai problemi tipici delle procedure concorsuali.

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