Compito della rete è quello di promuovere la reciproca fiducia e cooperazione tra i consigli di giustizia e di sistemi giudiziari degli Stati membri dell’unione europea. In particolare quello di promuovere tra i suoi membri la conoscenza dei sistemi giudiziari dei paesi dell’UE e del loro funzionamento; di offrire consulenze, conoscenze basate sull’esperienza e proposte alle istituzioni dell’unione e ad altre organizzazioni nazionali ed internazionali. Tra gli obiettivi dello statuto vi è anche quello relativo all’indipendenza del potere giudiziario degli Stati membri.
Supervisione, coordinamento e promozione delle attività dei magistrati che operano nelle organizzazioni sopranazionali
Le iniziative in questo settore riguardano sia le attività di magistrati che operano a tempo pieno o parziale presso organismi sopranazionali sia le attività di magistrati che, pur facendo parte della rete giudiziaria europea, operano in Italia ed hanno il compito di facilitare la collaborazione con le autorità giudiziarie di altri paesi: i cosiddetti magistrati punti di contatto.
I magistrati che operano presso organismi sovranazionali lavorano presso istituzioni europee o estere, come, ad esempio, il consiglio d’Europa o la commissione dell’Unione Europea. Il loro numero varia nel tempo perché la maggior parte dei suddetti incarichi vengono scelti da autorità esterne al CSM, come il ministro della giustizia, il ministro degli affari esteri o organismi internazionali. Sarà poi il CSM che acconsentirà o meno alla richiesta degli incarichi.
I magistrati italiani che svolgono la funzione di punti di contatto fanno parte della rete giudiziaria europea istituita dal Consiglio dell’Unione Europea. Essi hanno il compito di agevolare e migliorare la cooperazione giudiziaria sul terreno del contrasto alla criminalità organizzata e transnazionale.
Il CSM ha designato a svolgere la funzione di punti di contatto un magistrato in ciascuna delle 26 procure generali di corte d’appello e uno presso la procura nazionale antimafia. Svolge la funzione di punto di contatto anche uno dei magistrati fuori ruolo presso il ministero della giustizia.
Il CSM rappresenta il punto di riferimento organizzativo dei magistrati italiani con funzioni di punto di contatto, svolgendo un costante monitoraggio delle loro esperienze e con la conseguente promozione di quegli interventi che rendono efficiente lo svolgimento dei loro compiti.