Ora la disciplina o trattamento giuridico di uno o più fatti giuridici rappresenta l’effetto ricollegato al dato che ne costituisce la causale. Un aiuto decisivo alla comprensione della struttura della continuazione di reati ci viene dalla regolamentazione che la riguarda. Al centro di ciò troviamo la situazione secondo cui la pena della continuazione di più reati è la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave, aumentata fino al triplo. La pena non può comunque esser superiore a quella che sarebbe applicabile col criterio del cosiddetto “cumulo materiale di pene”. Questo criterio contrassegna invece con qualche temperamento il concorso materiale di reati. ora, nel diritto positivo, non si dice che la pena deve esser meno grave di quella che avrebbe trovato applicazione in ipotesi di concorso materiale, bensì che la pena irrogata per la violazione più grave, aumentata fino al triplo, non può superare quella che si sarebbe applicata col cumulo materiale. Sicuramente nel nostro ordinamento la continuazione nasce per mitigare il rigore delle conseguenze che la disciplina del concorso materiale avrebbe comportato. Ora però fino alla l. 99/1974 si era potuto dubitare che sempre la continuazione fosse in favor rei: la possibilità di arrivare fino al triplo della pena da irrogare per la violazione più grave ammetteva che essa fosse punita più severamente del concorso materiale dei reati.
Il trattamento sulla natura della continuazione. Esso ci dice che può esser essa finzione o realtà unitaria. Secondo Gallo quando gli effetti giuridici sono imputati alla fattispecie complessa siamo davanti a una qualificazione unitaria che non è per niente finzione, ma costruzione di un dato che rappresenta un’unità. Ci sarà invece l’abbandono della visione unitaria, quando gli effetti giuridici si riportano a ciascuno dei reati eseguiti secondo uno stesso disegno criminoso.
Quando quindi c’è unità della fattispecie complessa? La regola è che fuori dai casi in cui la legge adotta una situazione ispirata all’unitarietà, bisogna far capo ad ognuno degli illeciti posti in essere. Gli effetti sostanziali ricondotti alla fattispecie complessa di continuazione sono 2: il criterio secondo cui va determinata la pena da applicare e il termine di decorrenza della prescrizione, che inizia a partire dal giorno in cui è cessata la continuazione.