Esercizio di poteri delimitati o precostituiti
L’intervento del giudice nei poteri privati può riguardare il controllo e l’accertamento che il potere sia stato esercitato nel rispetto dei presupposti posti dalla stessa autonomia delle parti. Si tratta di un controllo successivo diretto a verificare se il potere è stato esercitato in conformità di limiti o presupposti precostituiti.
Il problema di tali controlli riguarda l’ampiezza del sindacato del giudice quando i poteri sono delimitati da norme generiche come nel caso dei licenziamenti individuali nell’ipotesi di giustificato motivo oggettivo: potrà il giudice sindacare le scelte economiche produttive dell’imprenditore?
Sembra escludersi che il sindacato giudiziale possa estendersi sino a tal punto. Il controllo del giudice resta un controllo di legittimità finalizzato a verificare se il potere è stato esercitato nel rispetto dei presupposti che ne conformano il contenuto. Il giudice potrà sindacare se esiste un nesso di causalità tra la scelta economica e il licenziamento, ma non potrà andare oltre.
Tuttavia nonostante questi limiti, il giudice nel controllo di poteri privati conformati il sindacato del giudice ha spazi notevoli di intervento. Ricordiamo ad esempio che nel caso di licenziamenti collettivi il giudice dovrà sindacare se effettivamente si tratta di licenziamenti collettivi o di un pretesto per sottrarsi alle norme dello statuto del lavoratori. Oppure potrà sindacare il potere privato di compiere scelte economiche-produttive finalizzate al ridimensionamento dell’azienda, sostenendo che va rispettato il limite dell’utilità sociale. In tal caso il sindacato del giudice potrà estendersi per verificare se la scelta imprenditoriale è compatibile con l’utile sociale.
Esercizio di poteri non delimitati
più complesso è il caso di quando i poteri privati non si collocano nell’ambito di rapporti giuridici bene delimitati ma sono caratterizzati dalla discrezionalità a causa del fatto che non hanno origine da precise leggi. In altre parole tali poteri sono svincolati da limiti precostituiti.
Un esempio di tali poteri è dato dai poteri dell’imprenditore nell’ambito dell’impresa o dei genitori sui figli. Trattasi di poteri che sono espressione di supremazia del soggetto verso gli altri, che appaiono sottoposti al potere.
Rispetto a tali poteri pare che non sia possibile ammettere un controllo giudiziale: non si saprebbe a quali parametri affidare il controllo. Tuttavia è viva l’esigenza di tutela contro le ipotesi di esercizio arbitrario o irragionevole di questo potere.
I tentativi di cercare un controllo hanno individuato 3 strumenti:
i principi di buona fede e correttezza
la tecnica dell’interesse legittimo
la procedimentalizzazione