Non rientrano tra le fonti obiettive del diritto del lavoro gli usi aziendali. Secondo un orientamento costante della giurisprudenza per la formazione degli usi aziendali, riconducibili alla categoria degli usi negoziali, è necessaria unicamente la sussistenza di una prassi generalizzata, che si realizza attraverso la mera reiterazione dei comportamenti posti in essere spontaneamente. Gli usi aziendali, se più favorevoli ai lavoratori, prevalgono sui contratti collettivi, inserendosi direttamente nel contenuto dei contratti individuali.
L’esistenza di un uso aziendale deve essere accertata dal giudice di merito nell’ambito del complessivo comportamento datoriale e dell’atteggiamento dei lavoratori, da cui possa individuarsi l’intento delle parti dei rapporti individuali. L’uso aziendale agisce con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale. Occorre, tuttavia, che l’accordo, anche tacito, stipulato dal datore di lavoro sia avvenuto con la partecipazione di un rappresentante sindacale; altrimenti l’accordo assume il valore di un contratto individuale di lavoro.