Imperativi autonomi ed eteronomi
- Rispetto al rapporto tra soggetto attivo e soggetto passivo, gli imperativi si distinguono in AUTONOMI ed ETERONOMI
- IMPERATIVI AUTONOMI = chi pone la norma e chi la esegue sono la stessa persona = imperativi MORALI
- IMPERATIVI ETERONOMI = chi pone la norma e chi la esegue sono due persone diverse = DIRITTO
- In realtà ci sono sistemi morali eteronomi, come la religione, e sistemi di diritto autonomi, come i contratti = nel diritto pubblico, il concetto stesso di stato democratico richiama l’imperativo autonomo: la democrazia si fonda sul principio di autonomia
Imperativi categorici ed ipotetici
- Rispetto alle diverse forme in cui un comando può essere espresso, gli imperativi si distinguono in CATEGORICI e IPOTETICI
- IMPERATIVI CATEGORICI = prescrivono azioni da compiere senza condizioni = sono buoni in se stessi
- Secondo Kant, sono propri della legislazione morale = norme ETICHE = DEVI X
- IMPERATIVI IPOTETICI = prescrivono azioni buone al fine di raggiungere qualcosa = sono condizionate
- Secondo Kant, si distinguono in due sottospecie:
- Ipotetici con FINE POSSIBILE = regole di ABILITà = norme tecniche = SE VUOI Y, DEVI X
- Ipotetici con FINE REALE = regole di PRUDENZA = norme PRAGMATICHE = POICHè DEVI Y, DEVI ANCHE X
- Secondo Kant, si distinguono in due sottospecie:
- Gli imperativi ipotetici del I tipo, della possibilità, possono non essere considerati comandi perché legano azione e conseguenza in rapporto di mezzo o fine, così che l’azione non è più obbligatoria, ma necessaria nel senso naturale del termine
- In realtà in una norma giuridica di tipo ipotetico, la conseguenza non scaturisce secondo necessarietà naturale, ma a causa di un’azione; allo stesso modo, l’azione che compio per raggiungere un fine, è l’adeguazione ad una regola di condotta, non ad una legge naturale