In Hegel il sistema dei bisogni appare come il fondamento della società civile. Egli accenna alla universale dipendenza di tutto da tutti. Sulla base del «lavoro astratto» dei tempi moderni si determina «un’immane sistema di comunanza e reciproca dipendenza» che richiede a ciascuno di «lavorare per uno solo dei suoi bisogni che poi viene scambiato con quello che è necessario per gli latri suoi bisogni».
Il moderno «diritto che è in se stesso un sistema» trae origine da particolari relazioni sociali. Lo stato sta nel mondo, è intrecciato alla sfera della vita, dell’accidentalità. Per consolidare le sue strutture lo stato moderno non può recidere ogni aggancio con il mondo degli interessi sensibili.
Alla politica Hegel affida l’impegnativo compito di non lasciare al caso, ai meccanismi anonimi della lotteria sociale del mercato, la custodia dei moderni rapporti di reciproca dipendenza.
Uno dei principi costitutivi della società civile per Hegel è che la persona particolare, in quanto essenzialmente in rapporto con altre individualità, così che ciascuna si concilia, si fa valere e si appaga mediante l’altra. Il merito di Hegel può considerarsi quello di aver colto il nesso tra Stato e Società civile su basi assai diverse dalle teorie classiche.