Spesso si usa l’espressione patto anziché quella di contratto. Il ricorso a questo diverso termine si può giustificare nel senso che spesso il patto riguarda solo un aspetto contenuto in un contratto, oppure, riguarda la modificazione di un contratto preesistente, o un’aggiunta. Il patto giuridicamente è un contratto; se è contenuto in un testo più ampio è un contratto che si aggiunge al contratto-base, ma conserva la sua autonomia. La clausola invece, è semplicemente un frammento della volizione delle parti. Le clausole sono interpretate le une a mezzo delle altre perché il contratto è un atto unitario e non può essere smembrato. Vi sono due eccezioni: una riguarda la legge applicabile al contratto, l’altra la clausola compromissoria. Qualora le parti stabiliscano che in caso di controversia derivante dall’interpretazione o dall’esecuzione del contratto non si rivolgeranno all’autorità giudiziaria, ma ad arbitri, la clausola si considera autonoma e quindi non è travolta dall’invalidità del contratto che la contiene.